Colori, musica e balli nel matrimonio Sikh in India

Se vi trovate in India e, ad un certo punto, la vostra attenzione è attirata dalla musica, rulli di tamburi e da un corteo coloratissimo di persone danzare e fare festa, allora, molto probabilmente, starete assistendo a un matrimonio sikh. Ebbene si. Alle nozze sikh il colore, la fa da padrone. La donna sikh si sposa in rosso, perché è il simbolo dell’amore e arriva tutta agghindata, anche con kaliri, ossia braccialetti porta fortuna che si vanno a sommare agli shura, ovvero a dei braccialetti di colore rosso. Lo sposo indossa un lungo abito e porta con sé una stola rossa con i nomi dei due sposi.

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In un matrimonio sikh, prima di sposarsi in un gurdwara (tempio dei sikh), bisogna fare alcune cerimonie. Un paio di giorni prima delle nozze si festeggia il rituale del Mendhi, in cui l’hennè viene applicato su mani e piedi della sposa. Lo stesso avviene per le zie, le cugine e le amiche della sposa. Il tutto in un’atmosfera di festa con canti, balli e tante pietanze servite ininterrottamente per tutta la serata. Lo stesso avviene con l’applicazione del bindi, una decorazione, apposta sulla fronte delle donne sposate. Tutto in segno di buon auspicio e felicità.

Per il Vatna (curcuma in italiano) le donne delle rispettive famiglie della coppia applicano la curcuma sui corpi degli sposi in segno di purificazione. Da questo momento i due non si possono più vedere fino al giorno delle nozze. La tradizione prevede che la madre del fratello della sposa regali alla novella delle Shura, di solito sono 7 oppure 9 oppure 11 e così fino a 17, che alle rispettive estremità devono essere bianchi.

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Questi bracciali sono simbolo di felicità e di donna sposata. L’interessata non se li toglie per almeno 40 giorni. Una volta che i due futuri sposi si trovano davanti al sacerdote, la cerimonia, chiamata Anand Caraj, in sé dura poco, anche solo una mezzoretta. Ci sono scambi di ghirlande e la benedizione di Dio, prasad, avviene mangiando dolci che vengono serviti sia alla coppia che agli ospiti. La coppia fa 4 giri attorno al Guru Granth Sahib, camminando a ritmo degli inni recitati dal sacerdote preposto alla cerimonia.

Seguono i festeggiamenti con giochi, foto insieme agli amici ed ai familiari, pranzando insieme e scambiandosi i regali. La famiglia pone ghirlande piene di banconote intorno al collo dello sposo. Ognuno decide come procedere al post cerimonia. Chi parte per la luna di miele e chi resta, ma è importante sapere che la sposa da questo momento lascia la propria famiglia per quella del marito: questo distacco viene chiamato bidai, dove i pianti non mancano mai. La tradizione vuole che getti alle sue spalle i chicchi di riso mentre se ne va..

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La location delle nozze viene decisa dalla famiglia dei due sposi. La cerimonia, che avviene in un tempio sikh. In molti casi, ma dipende dalle finanze degli sposi, si affitta un posto all’aperto ricreando un piccolo tempio con una pedana e una tenda. Nel migliore dei casi sono spazi ampi dove è possibile passare l’intera giornata, ricreando così la situazione ideale, con la musica come sfondo.

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