Dreaming of the Dolomites: tre giorni di esperienze, confronti e sorrisi

Dal 14 al 16 dicembre 2018 è stato “Dreaming of the Dolomites”: la Wedding Planner Andrea Naar Alba ha chiamato a raccolta le colleghe italiane in quel di Cortina d’Ampezzo, per una tre giorni di esperienze, confronti e divertimento

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(In copertina foto di Varna Studios via Dreaming of the Dolomites)


La montagna innevata, maestosa, a suo modo accogliente.
Luogo d’ispirazione. “Dove” in cui mettersi alla prova. Fuga e rifugio dal tam tam della vita che ogni giorno corre frenetica. E poi, spazio d’incontro e confronto.

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La sensazione è che sia stato proprio un po’ di tutto questo “Dreaming of the Dolomites”, la seconda tappa del percorso avviato dalla Wedding Planner Andrea Naar Alba che – con il suo brand Italy Inspires – punta a mettere insieme i professionisti nell’organizzazione dei matrimoni in Italia.

Dreaming of the Dolomites

(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

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Dreaming of the Dolomites: cos’è e perché è vincente

Già, perché focus del progetto è la ricerca di un confronto sincero e schietto tra colleghi sullo stato del Wedding Planning italiano, un settore che negli anni è esploso per appeal, al punto da diventare un vero trend. Sia tra chi si inserisce nel mondo del lavoro per la prima volta e vuole tentare questa via professionale, sia tra gli sposi che puntano sempre più spesso ad offrire agli ospiti matrimoni che siano una gioia per gli occhi.

Ed ecco, allora, che, dopo la prima edizione su un accaldato Lago di Como, Andrea Naar Alba ha portato (grazie al supporto fisico del Travel Luxury Agent, Sonja Billi; del Dmc Odilla Ponti;e ai servizi di transfer offerti da Blitz Exclusive) un gruppo di colleghe – tra le più conosciute nel Belpaese ed operative anche all’estero – sulle Dolomiti dove, nel weekend dal 14 al 16 dicembre, si è svolto appunto “Dreaming of the Dolomites”.

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Dreaming of the Dolomites
Dreaming of the Dolomites
Dreaming of the Dolomites

(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

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Un viaggio nel cuore delle Dolomiti, ma soprattutto con il cuore di lei che lo ha organizzato e che ci ha fatto sentire accolte e fortemente volute. Una per una.

Sì, perché anche io ho avuto l’onore e il piacere di partecipare a “Dreaming of the Dolomites” e da giornalista, dunque da outsider rispetto a chi il mondo dell’organizzazione dei matrimoni lo vive in prima persona, non posso non apprezzare ciò che questa esperienza è stata. E, più in generale, ciò che il progetto portato avanti da Andrea è.

Un concept nuovo e innovativo in Italia, che risponde alla necessità concreta di dare ordine e compattezza a questo settore dalle innumerevoli potenzialità, soprattutto per il territorio e la sua economia. Ma che oggi deve scontrarsi con parecchie e innegabili criticità.

Dreaming of the Dolomites
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Dreaming of the Dolomites

(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

È stato bello e sorprendente al contempo, vedere queste donne diversissime, con caratteri e approcci al mestiere anche lontani tra loro, raccontarsi senza remore. In trasparenza. Farlo tra loro, ma farlo anche con me, puntando i riflettori su ciò che insieme si può e si dovrebbe fare per permettere al Wedding – in tutte le sue sfumature – di crescere. 

E tutto questo lo hanno fatto senza dimenticare di sorridere e divertirsi, di prendersi in giro e sdrammatizzare, di abbracciarsi e prendersi a palle di neve.

“Dreaming of” è un format vincente, l’appuntamento che mancava; e sono certa che, edizione dopo edizione, grazie al coraggio e alla tenacia di Andrea, si farà sempre più efficace.

Le Wedding Planner italiane a Cortina d’Ampezzo

A partecipare alla reunion sono state 15 Wedding Planner i cui nomi sono tra i più conosciuti, che operano in Italia ma che si inseriscono anche nel segmento del Destination Wedding:

  • Andrea Naar Alba
  • Roberta Torresan
  • Cira Lombardo
  • Sara Carboni, con il suo brand Sara Event
  • Sandra Santoro, alla guida di Gettingmarriedinitaly
  • Alessia Santa, di White Emotions
  • Eleonora e Victoria Kursova, di Palazzo Eventi
  • Alice Fognani e Silvia Galli, di Sposiamovi
  • Monia Re
  • Eva Trevisan e Clara Boatto, titolari di Chic Weddings in Italy
  • Costanza Giaconi, con il suo Bianco Bouquet
  • Cristina Di Giovanna, fondatrice di Le Jours d’Oui

Donne che – ho notato e apprezzato – hanno saputo godere appieno di questa tre giorni, mettendosi in gioco, confrontandosi con un territorio vocato all’accoglienza e con maestranze locali che rappresentano la vera eccellenza del Made in Italy. Quella da esportare davvero nel mondo.

Dreaming of the Dolomites

(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

Cristallo Resort & Spa: il cuore dell’accoglienza

Ed è eccellenza, senza dubbio, il Cristallo, A Luxury Collection Resort & Spa che ha ospitato le Wedding Planner di “Dreaming of the Dolomites”. Persino Frank Sinatra – a cui è dedicata una delle due senior suite – è passato da lì.

Il suo punto di forza è la posizione: completamente affacciato su Cortina d’Ampezzo, dalle finestre e dai balconi dell’hotel si ha una vista mozzafiato sulle maestose cime delle Dolomiti.

Dreaming of the Dolomites

(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

Degno di nota anche lo stile della struttura, che si ispira all’Art Nouveau e che ha tutti i tratti accoglienti e caldi che solo l’impiego del legno può offrire. All’interno del “Cristallo, A Luxury Collection Resort & Spa” tantissimi i servizi offerti:

  • spa, piscina coperta e palestra;
  • ben 5 tra ristoranti e lounge (Il Gazebo, The Chef’s Private Table, La Stube 1872, La Veranda e Cristallo Lounge Bar);
  • un Kids Club e il famosissimo Monkey Club.

Essere ospite della struttura è stato come ricevere una coccola continua; è significato vivere l’esperienza di una bellezza senza tregua, che si è declinata in attenzioni minuziose fuori e dentro la camera, ma anche nel panorama maestoso e folgorante che non mi ha abbandonata mai. Neppure per un attimo.

Dreaming of the Dolomites
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(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

Senza dimenticare, infine, i tantissimi doni che ci sono stati fatti proprio da quegli operatori locali che alzano al livello dei prodotti e i servizi offerti fino all’eccellenza. E, di fatto, fanno di Cortina d’Ampezzo e della più vasta area delle Dolomiti una zona perfetta per il Luxury Travel.

Così, tra i cadeaux, borsine e ciabattine in lana cotta di Ampezzan; prodotti beauty di Dolomia; gli occhiali da sole Pride Eye Wear; scaldacollo e accessori in cashmere prodotti da Yimy e un profumatissimo gift di Cera una bolla.

Dreaming of the Dolomites 2018: i momenti più belli

Primo giorno in rifugio

Ha lasciato me – e i partecipanti tutti! – senza fiato la vista in notturna delle piste bianche e maestose di Cortina d’Ampezzo. Sulla terrazza del rifugio Col Druscié, infatti, è stato offerto un cocktail di benvenuto a cui è poi seguita una cena indoor, che ci ha catapultato tutti nelle magiche atmosfere del Natale in montagna.

Divertente (soprattutto dal punto di vista di una siciliana abituata alla sabbia e al mare in estate come in inverno!) il giro sulla funivia Tofana Freccia nel cielo – con tanto di bollicine servite lungo la salita – per arrivare al rifugio.

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(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

Ceppi di legno, aghi, pigne, candele e tocchi di rosso hanno incorniciato la tavola imperiale allestita in maniera impeccabile da Ampezzan. Assolutamente perfetto il menù pensato e realizzato da Eyder Design.

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(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

Secondo giorno non stop

Sabato è stata una giornata non stop, piena zeppa di appuntamenti con fornitori locali e di esperienze che ci hanno anche aperto le porte di alcune delle attività più di eccellenza della zona.

Un esempio ne è San Brite, azienda casearia e insieme ristorante di altissimo livello, dove le materie prime prodotte diventano vere protagoniste dei piatti proposti dallo chef Riccardo. Uno spazio in cui il profumo dei boschi si respira ed assapora un po’ ovunque.

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(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

Davanti ad una grande finestra, abbiamo pranzato con vista mozzafiato sulle montagne innevate e bianchissime. A tavola – con una mise en place contemporanea e calda, declinata nei toni del nero, dell’oro e del verde delle piante sopra di noi, curata da Oui Fleurs – persino pietanze presentate su ceppi di legno.

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(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

Meritano di essere citati alcuni passi della prefazione riportata anche sul sito di San Brite e a firma dello chef: “Mangiare significa sentire la montagna” e ancora “Essere miei ospiti significa darmi la possibilità di costruire la mia eredità. Quello che racconteranno le mie figlie. Quello che ho mangiato io. Mio padre. Mio nonno. Quello che mangerete voi”.

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(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

Nel pomeriggio, poi, uno dei momenti più divertenti e ludici in assoluto: la ciaspolata organizzata da Dolomiti Ski Rock. Tutte le Wedding Planner a passeggio sulla neve, tra boschi fittissimi e laghi ghiacciati. Palle di neve comprese!

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(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

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(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

Gala Dinner il sabato sera

Il secondo giorno di Dreaming of the Dolomites si è concluso con la cena di gala al ristorante “Il Gazebo” del “Cristallo, A Luxury Collection Resort & Spa”.

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(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

Noi donne in abito lungo e gli uomini in completo scuro, siamo stati accolti e avvolti da un’atmosfera sognante, quasi da fiaba. In circa cinquanta, ci siamo accomodati ad un tavolo rotondo che si è sviluppato tutto intorno ad un maestoso e magico albero posto al centro della sala. Un allestimento splendido davvero, curato da Flowers Living, con gli arredi e la mise en place di F&G Eventi, i menù di Eyder Design e i fiori di Coimf.

A rallegrare la serata (a cui tutte siamo arrivate dopo essere passate dalle sapienti mani dei parrucchieri e truccatori Aldo Coppola!) anche i Vini Ferrari, la musica di Musicaevento e il dj set-Audio Dress.

Dreaming of the Dolomites
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(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

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(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

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(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

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(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

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(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

Marmellate d’autore prima dei saluti

L’ultima tappa di Dreaming of the Dolomites è stata dolcissima, letteralmente. Si è svolta, infatti, negli spazi dell’azienda di marmellate e confetture Alpe Pragas, gestita da Stefan Gruber e dalla sua compagna, che racchiude in sé il perfetto equilibrio tra passato e futuro.

L’attenzione alle materie prime, coltivate sui loro terreni di montagna o in arrivo dai migliori produttori nazionali, da un lato; le tecniche di lavorazione e la sperimentazione dei gusti, dall’altro.    

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(Foto via Dreaming of the Dolomites, Ph: Varna Studios)

Andrea Naar Alba: “Con Italy Inspires valorizzo il bello dell’Italia”

Nato sotto al cappello di Italy Inspires, con l’intento di valorizzare il bello che il nostro Paese offre – racconta la Wedding Planner Andrea Naar Alba, ideatrice ed organizzatrice -, ‘Dreaming of’ è il primo format di Wedding Destination Promotion in Italia. Un retreat tra le wedding planner più influenti ed eccelse dello scenario del Wedding italiano che ha, in primis, l’obbiettivo di promuovere la destinazione come meta per un matrimonio all’insegna del lusso“.

“Dreaming of”, però, “vuole essere anche una community al femminile – conclude Andrea Naar Alba -, un ‘think tank’ per donne nel Wedding business. Un’occasione unica in cui riunirsi attorno ad una tavola rotonda sulla quale condividere le proprie esperienze, sia positive che negative, e trovare gli spunti per migliorare la professione e in un certo modo anche il settore“.

PER SCOPRIRE ITALY INSPIRES E CONOSCERE IL PROGETTO DI ANDREA NAAR ALBA, COLLEGATEVI AL SITO ITALYINSPIRES.COM

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1 Comment
  • Rossella Celebrini
    29 Dicembre 2018

    Mi chiamo Rossella Celebrini. Sono una wedding planner dell’isola d’Elba e ho seguito sui social questo viaggio che trovo sia un’esperienza da fare. Belle foto e articolo minuzioso e coinvolgente.

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