Viaggio in Africa: da Zanzibar alla Tanzania per un eccitante ritorno alle origini

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di Antonella Lombardi

La natura incontaminata dell’Africa più selvaggia ha tanto da offrire alla coppia di viaggiatori curiosi e rispettosi dell’ambiente e delle tradizioni locali: tra le sorprese di Zanzibar, i parchi naturali della Tanzania, i fenicotteri rosa del Kenya e la foresta di pietra di Bekopaka del Madagascar, patrimonio Unesco.

Che scegliate un tour in grado di combinare queste mete o di approfondirne «soltanto» una, farete scorta di panorami incontaminati e scenari mozzafiato. Come il Madagascar, quarta isola al mondo per estensione, staccatasi dall’Africa 160 milioni di anni fa. Le sue foreste pluviali sono fra i siti patrimonio dell’Unesco, un «santuario» di flora e fauna. È il caso del lemure, animale simbolo dell’isola: Nosy Komba ne è la patria, ma tra i tanti parchi naturali ne avvisterete diversi. L’escursione più spettacolare vi attende a Bekopaka, al parco nazionale di Bemaraha, una foresta di pietra da 152mila ettari con i suoi spettacolari «Tsingy» («Aghi» in malgascio) di calcare, modellati dai venti e dall’acqua nel corso dei secoli. Per visitarlo è richiesta una certa agilità, guide esperte e abbigliamento da alpinismo per diversi percorsi.

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Tornando verso Morondava sarete rapiti dall’«Avenue de Baobab», imponenti alberi da ammirare lungo i 15 km del viale, preferibilmente all’alba o al tramonto. Nella stessa zona, in territorio Sakalava, visitate anche le tombe degli antenati Menabe, caratterizzate da sculture erotiche. Incantevole il mare, da non perdere e meno frequentato rispetto ad altre mete: sulla costa nord-occidentale c’è Nosy Be, detta «l’isola dei profumi», per la fragranza delle piantagioni di Ylang-ylang, da cui si ricava il tipico olio essenziale. Le isolette vicine meritano una mini gita, come Nosy Tanikely, parco nazionale subacqueo, e l’arcipelago di Mitsio.

Se poi avete in mente i paesaggi del film «La mia Africa» potreste mettere in valigia il romanzo di Karen Blixen e programmare un viaggio in Kenya, tra il lago Nakuru che si tinge di rosa quando i fenicotteri, a milioni, frequentano le sue rive, alzandosi in volo come un lenzuolo rosa, e la riserva Masai Mara, dal popolo Masai, ricco di tradizioni. La riserva è confinante con il Parco del Serengeti in Tanzania, con il quale forma un unico ecosistema e che i Masai chiamano «pianura senza fine». Leoni, ippopotami, gnu, zebre, rinoceronti, popolano la ricca fauna della riserva, patrimonio Unesco e meta ambita da chi ama i fotosafari, condotti da guide esperte. Il parco Ngoronogoro (patrimonio Unesco insieme a quello del Serengeti) in lingua swahili vuol dire «grande buco», poiché ospita uno dei più grandi crateri al mondo, generato dall’esplosione di un vulcano. Per visitare i due parchi partite da Arusha, città ai piedi del Kilimangiaro. Le offerte ricettive accontentano tutti i gusti: ci sono lussuosi lodge dove dormire o grandi campi tendati, fino ai piccoli accampamenti nel cuore della savana per i più temerari.

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Il relax vi attende a nord del Kenya, nell’arcipelago di Lamu, con la sabbia bianca e fina di Shela Beach. Tra le isole, Manda merita una tappa per le rovine di Takwa, resti di un antico villaggio swahili, le foreste di mangrovie e poi c’è l’isolotto di Manda Toto, circondato da splendide barriere coralline, paradiso per lo snorkeling. Davanti alle coste della Tanzania, infine, c’è Zanzibar, con la sua fragilissima capitale, Stone Town, dalla pietra friabile e dal passato ricco di tracce coloniali, moschee, dominazioni arabe e inglesi. Il parco marino protetto e la sua barriera corallina vi attendono a Chumbe Island, dove potrete fare immersioni tra coralli, tartarughe e delfini, magari soggiornando in uno dei tipici bungalow tra la vegetazione.

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