Prime nozze gay a Palermo, vi raccontiamo il “sì” di Giovanni e Roberto

di Anna Clara Mucci

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E’ proprio vero che “l’amore vince su tutto”. Sono state queste, le parole di un emozionatissimo Roberto, che tre giorni fa, ha detto “Sì, lo voglio” a Giovanni, con cui era fidanzato da 3 anni e mezzo. I due giovani palermitani, si sono sposati sabato 9 luglio, nella chiesa Valdese di via Spezio, alle spalle del Teatro Politeama. Presenti alla cerimonia, numerosi amici e parenti. Tanti, i curiosi che si sono fermati, anche soltanto per dare un’occhiata.

Emozione e felicità. Eleganza e colore. Questi gli ingredienti fondamentali, di quello che può essere considerato il primo matrimonio tra due persone dello stesso sesso, a Palermo, da quando è stato istituito il registro delle unioni civili, nel quale i due giovani sono iscritti da due anni. A firmare la cerimonia, dal tema arcobaleno, è stata proprio l’esperta dell’arte del décor, Maria Macchiarella, riconosciuta come una dei 5 migliori wedding planner in Italia.

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Eleganti ed emozionati, Giovanni e Roberto, 25 anni il primo e 38 il secondo, sono arrivati in chiesa contemporaneamente, accompagnati all’altare dalle rispettive mamme. Entrambi indossavano un mezzo tight blu, con papillon e gilet color azzurro Serenity: non solo il colore Pantone di quest’anno, ma anche quello che è stato l’intero mood della festa.

Ad inaugurare l’entrata in chiesa dei due sposini, c’era un bellissimo arco di fiori colorati, le cui nuance riprendevano il resto delle decorazioni all’interno della chiesa, e un nastro azzurro, che una volta sciolto, ha permesso a Giovanni e Roberto di avviarsi verso una nuova vita insieme.

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Ad ogni invitata, come cadeaux, è stato dato, all’ingresso in chiesa, un ventaglio con un fiocchetto che riprendeva il tema della cerimonia: i colori dell’arcobaleno. La stessa wedding planner indossava un vestito blu e una spilla multicolore, in perfetta sintonia con lo spirito delle nozze. Inoltre, a fine cerimonia, durante il lancio del riso, i due sposi hanno aperto sotto l’arco di fiori, un ombrello rainbow, simbolo della rivendicazione dei diritti omosessuali e lgbt. Un vero e proprio spettacolo, di gioia e di colori.

Tre le damigelle, rigorosamente in giallo, di cui una d’onore (sorella di Giovanni, lo sposo), due testimoni maschi per Roberto e due testimoni femmine per Giovanni. Bellissime anche le musiche per i due ragazzi che sono entrati in chiesa sulle note di “All of me” di John Legend e hanno proseguito la cerimonia tra l’emozionante “Hallelujah” di Leonard Cohen, “One” degli U2, in versione riarrangiata, e “Oh, happy Day” di Walter Hawkin, che li ha accompagnati all’uscita dalla chiesa, creando un’atmosfera quasi surreale, con gli invitati che cantavano e battevano le mani, come fosse un coro gospel.

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“Sono contentissimo, – ha detto Giovanni, subito dopo la cerimonia –  non ho parole per esprimere la mia felicità”. “L’amore vince su tutto”, ha sussurrato invece, Roberto, che durante la promessa davanti al pastore aveva la voce rotta dall’emozione. “Auguro ai miei ragazzi – ha detto il papà di Giovanni, il signor Domenico – tutto il bene di questo mondo. Nei loro occhi vedo la felicità”.

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Particolarmente emozionata anche Maria Macchiarella, che ha precisato: “Sono molto coinvolta in questo matrimonio, perché sono amica di Roberto da 10 anni. E, so quanto lui e Giovanni siano felici di aver coronato il loro sogno d’amore. Lo stesso colore azzurro, che è il mood di questa giornata, esprime serenità, coraggio, per l’amore che provano e per la coppia che sono”.

A rappresentare le istituzioni, durante la cerimonia, c’era anche l’assessore alla Cittadinanza Sociale del Comune di Palermo, Agnese Ciulla: “L’amministrazione, così come si è impegnata nel 2012 per l’istituzione del registro delle unioni civili, riconosce sempre la volontà di due persone che vogliono stare assieme”.

“E’ la prima volta- ha precisato il pastore della chiesa Valdese, Peter Ciaccio – che celebriamo questo tipo di matrimonio, da quando c’è stata la decisione nazionale da parte del sinodo delle chiese Valdesi e Metodiste, nel 2010, di poter unire in matrimonio due persone dello stesso sesso. Se Giovanni e Roberto sono qui oggi, vuol dire che non c’è solo l’accoglienza da parte dello Stato ma anche della società. Il matrimonio per noi è una benedizione. I testi scelti per la cerimonia – ha concluso il pastore – sono stati, la lettera dei Romani e un testo del Vangelo di Matteo”.

I festeggiamenti sono poi continuati nella splendida location del Sea Club a Terrasini, dove i 150 invitati hanno potuto godere di un vero e proprio spettacolo della natura, tra mare, montagna e tramonto mozzafiato.

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