Invito a nozze, questione di gusto

di Fernanda Anania

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Se avete già ricevuto un save the date, sapete già che un mesetto prima riceverete la partecipazione, ovvero l’invito ufficiale da parte degli sposi alle nozze.

Sempre più coppie scelgono di realizzare partecipazioni personalizzate ed estremamente originali: il contenuto non cambia (nomi, data e orario, luogo della cerimonia e del ricevimento), ma è la forma a permettere di fare sfoggio di creatività. Niente paura, però: se il fai-da-te non è nelle corde degli sposi, ci si può affidare a un’azienda specializzata o a un designer che possa realizzare delle proposte ad hoc, sulla base delle indicazioni e delle idee degli sposi.

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Bando dunque alla monotonia e via libera, per esempio, al colore, di solito in linea con le cromie scelte per il matrimonio. Si può anche optare per un contrasto black&white da realizzare con disegni in stile vintage o hipster, oppure per un cartoncino color tabacco o beige su cui scrivere a mano o con una macchina da scrivere, o ancora – mi perdonerete il gioco di parole – liberare la fantasia con le fantasie: fiorate, a righe, a pois, calligrafiche.

Persino il rétro può diventare protagonista della partecipazione: in tanti scelgono di inserire una frase a tema, un messaggio personale dagli sposi o un ulteriore dettaglio grafico. Un esempio è lo stile «cartolina», che dà modo di includere un originale Rsvp.

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Ce n’è davvero per tutti i gusti. In ogni caso, ricordatevi di spedire gli inviti almeno un mese prima, di calcolare circa il 5-10% di partecipazioni in più per eventuali dimenticanze o last minute, di inserire nella busta anche il cartoncino con le indicazioni relative al ricevimento, mentre assolutamente da evitare è quello della lista nozze: il bon ton vuole, infatti, che siano gli invitati a chiedere agli sposi indicazioni sui regali.

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