Intimo da prima notte di nozze, colori chiari per la sposa e per lui «vietati i calzini»

«Abbinate la lingerie all’abito, il giorno del matrimonio non potete stare scomode», spiega Maria Pia Valperga Milanesio, titolare di «Sary», boutique torinese tra le migliori in Italia

di Paola Pizzo

Messaggio pubblicitario

E’ una tradizione tutta al femminile. E non perché tratta di intimo e lingerie, ma perché ieri come oggi a gestire «Sary» – storico negozio di Torino, una delle migliori boutique in Italia in fatto di biancheria, corsetteria e calze – c’è una donna: nel 1957 era Sary, appunto; oggi è Maria Pia Valperga Milanesio, titolare del punto vendita.
Proprio con lei abbiamo parlato di intimo da prima notte di nozze, per la sposa ma anche per lo sposo: «Scegliete i colori chiari, non c’è ragazza al mondo che non ne tragga beneficio dall’indossarli – consiglia – e, soprattutto, abbinate la lingerie al vostro abito, il giorno del matrimonio non potete permettervi di stare scomode». E per lui poche regole, ma da rispettare:  Soprattutto se la prima notte si trascorre in albergo e lo sposo non è abituato ad indossare il pigiama – sottolinea -, si opti per l’accappatoio o un kimono in seta. Divieto assoluto per il calzino corto!».

Intimo da prima notte di nozze
Le vetrine della boutique Sary, al centro di Torino – Ph. Margherita Borsano

Sul fronte delle tendenze per i colori 2018, invece, anticipa: «Il colore è entrato prepotentemente nelle collezioni di intimo; penso, ad esempio, al blu cobalto: l’abbiamo lanciato adesso e l’anno prossimo esploderà». Una nuance, questa, che è protagonista anche di «Suite», la linea di bridal lingerie che porta la firma della wedding planner Anna Frascisco e che da adesso è in vendita anche nella boutique di Maria Pia Valperga Milanesio: «Sono capi di indubbia qualità, oltre che belli – sottolinea la titolare di Sary- e perciò avviare questa partnership non è stato affatto difficile. Per il futuro – annuncia –  punto a rendere il concetto di boutique come un luogo aperto a tutti, accessibile a chiunque».

Messaggio pubblicitario

Intimo da prima notte di nozze, 3 cambi: prima, durante e dopo la festa di nozze

Partiamo dal principio: quando nasce «Sary» e come si è evoluto negli anni?
«Il negozio nasce nel ’57 dalla straordinaria idea di una donna: allora, infatti, non era usuale che una donna, da sola, aprisse un’attività commerciale. All’inizio si trattava di un piccolo locale in cui si vendevano esclusivamente calze che, ai tempi, erano davvero opere d’arte fatte a mano, realizzate sulla base delle esigenze di ogni singola cliente. Negli Anni Sessanta, poi, il negozio è diventato un punto di riferimento per la corsetteria; negli Ottanta è stata introdotta la lingerie e, infine, negli Anni Novanta il punto vendita tocca il suo massimo splendore diventando quanto mai trasversale: l’offerta è ampia, si vendono dai costumi da bagno alle calze, fino anche all’intimo».

Intimo da prima notte di nozze
Da sinistra: Maria Pia Valperga Milanesio, titolare di Sary; Paola Pizzo, editor di Sposi Magazine; e Anna Frascisco, wedding planner – Ph. Margherita Borsano

Qual è il vostro punto di forza?
«A Torino, come nel resto d’Italia, siamo tra i pochi a rappresentare due brand importantissimi del settore lingerie, che sono in contrapposizione positiva con il “fenomeno Intimissimi”, parlo di La Perla e Wolford. La nostra evoluzione sta proprio nell’aver scelto di essere un multibrand e, al contempo, poter offrire alle clienti un’esperienza d’acquisto unica: abbiamo calze per qualsiasi esigenza».

Messaggio pubblicitario

Quali sono oggi le esigenze delle donne?
«C’è una battaglia che continuerò a combattere: le ragazze di oggi, forse anche perché influenzate dalle madri, non hanno il culto dell’intimo. Ovviamente si può andare a dormire con una maglietta e un pantaloncino, ma se i pezzi sono in coordinato è meglio, senza dubbio! Allo stesso modo, anche la lingerie deve essere sempre abbinata. E’ una coccola per se stessi, una forma di volersi bene. E vale per la donna quanto per l’uomo».

A questo punto, Maria Pia, parliamo di intimo da prima notte di nozze: sì al cambio di lingerie dopo la festa?
«Le ragazze che si appoggiano alla nostra boutique spesso scelgono di avere almeno 3 cambi: prima, durante e dopo la festa di nozze. Quello che consiglio, infatti, è di continuare ad essere belle: in ogni momento della giornata, ma anche dopo il giorno del matrimonio. Altro suggerimento, poi, è di abbinare l’intimo all’abito da sposa: non ci si può permettere di stare scomode in quel giorno, è una sensazione terrificante».

Messaggio pubblicitario
Intimo da prima notte di nozze
Una delle vetrine della boutique Sary, a Torino – Ph. Margherita Borsano

Cosa indossare la prima notte di nozze? «Scegliete i colori chiari, stanno bene a tutte»

Restando in zona prima notte, consiglia di mantenere i toni chiari?
«Sì, il colore chiaro è romantico e tradizionale; proprio come quel momento. Non c’è ragazza al mondo, poi, che non tragga un beneficio dall’accostamento dei colori chiari; il nero è forte, lo userei nei giorni e nelle settimane successivi. Per la prima notte no: manteniamo il candore anche spirituale, simbolico, che è importante».

Messaggio pubblicitario

L’intimo, però, non è ad esclusivo appannaggio della donna; anzi. Parliamo di uomini…
«L’uomo deve prepararsi al matrimonio con la stessa cura con cui lo fa la donna, nonostante – va detto – oggi i ragazzi siano molto più attenti che in passato. C’è chi ce l’ha innata e chi, invece, si affida a mogli e compagne che si occupano di tutto il necessario».

Intimo da prima notte di nozze
Un kimono di Suite, la linea di bridal lingerie firmata da Anna Frascisco – Ph. Margherita Borsano

Intimo per lo sposo, vietato il calzino corto: «Sì ad accappatoio o kimono»

Parliamo proprio di quegli uomini che non hanno idea: cosa devono fare prima del matrimonio?
«Se non sono abituati ad usare il pigiama, è inutile costringerli. Meglio lasciargli mantenere il suo modo di essere. Così, soprattutto se la prima notte si è in albergo, è necessario un outfit con accappatoio, per mantenere un aspetto sportivo, oppure optare per un kimono in seta in grado di conferire un tocco di eleganza. Altro accorgimento: il calzino corto no, in quei giorni va proprio dimenticato! Sono poche regole, ma vanno rispettate».

Colori 2018, la lingerie punta sul blu cobalto

Da insider, avendo già visto le collezioni di intimo 2018, può dirci quali sono le novità?
«Il colore è entrato prepotentemente nelle collezioni; penso, ad esempio, al blu cobalto: l’abbiamo lanciato adesso e l’anno prossimo esploderà. Sul fronte dei tessuti, invece, il pizzo resta un caposaldo: è una moda francese interpretata dagli italiani in modo più raffinato; inoltre, di gran tendenza la sua variante “elasticizzata”: non si tratta di vero e proprio pizzo, ma di un tessuto lavorato come se lo fosse  e che permette capi da una vestibilità ottimale pur essendo bellissimi».

Sary, da questa primavera, diventa punto di distribuzione di «Suite», la linea di lingerie firmata Anna Frascisco. Com’è nata questa collaborazione?
«Non ci conoscevamo prima, ma ho molto apprezzato i suoi prodotti – di indubbia qualità, oltre che belli – e perciò avviare questa partnership non è stato affatto difficile. Lei, come me, ha le idee molto chiare, è essenziale e razionale, non si perde in mille frivolezze, dunque siamo riuscite ad essere concrete».

Obiettivi per il futuro, dunque?
«Mandiamo già ovunque, in tutto il mondo, i nostri prodotti; adesso vogliamo concentrarci maggiormente sul mondo dei social, soprattutto per rendere il concetto di boutique come un luogo aperto a tutti, accessibile a chiunque».

Intimo da prima notte di nozze
Un interno della boutique di intimo, corsetteria e calze “Sary”, a Torino – Ph. Margherita Borsano

Diciamo che si guarda con diffidenza – forse anche timore – alla boutique, pensando che i prezzi siano inarrivabili?
«Le nuove generazioni sono meno curate, arrivano qui dopo i 30 anni, quando cioè hanno consolidato il loro status sociale e, dunque, cominciano a desiderare una crescita anche estetica, che passa per il coordinato di intimo e lingerie. Ritengo, però, che a 30 anni abbiano perso del tempo che avrebbero potuto comunque dedicare a loro stesse; anche perché, imparare a scegliere ed acquistare la giusta lingerie non significa necessariamente spendere moltissimo denaro, piuttosto affinare il proprio senso estetico. Insomma, la stessa attenzione che si presta nella scelta del costume da bagno si può mettere in quella dell’intimo».

Pronte a far shopping, allora? Scoprite le collezioni in vendita – anche online! – da Sary, direttamente sul sito della boutique di Torino.

Messaggio pubblicitario
Previous
Abiti da sposa Emiliano Bengasi 2018, all’altare come una principessa
Intimo da prima notte di nozze, colori chiari per la sposa e per lui «vietati i calzini»