Dal 28 al 30 marzo torna a Messe Essen, in Germania, EBW 2026.
La fiera internazionale mette al centro autenticità, creatività e connessioni tra designer, retailer e professionisti della moda sposa. (foto via ufficio stampa)
In un mondo sempre più veloce e tecnologico, la moda sposa continua a trovare la sua essenza nella tradizione, nella manualità, nelle relazioni autentiche.
È questa la filosofia che guida European Bridal Week, l’evento internazionale dedicato al mondo Bridal, pronto a tornare con la nuova edizione 2026, in programma dal 28 al 30 marzo al Messe Essen, in Germania.
Un appuntamento che non è solo una fiera, ma un’esperienza pensata per chi vive e lavora nel Bridal.
EBW 2026: “Non solo una fiera, una piattaforma di business”
La fiera si distingue per uno sguardo attento e profondo sul settore, costruito in anni di esperienza diretta.
“La chiave risiede in una semplice verità: conosciamo l’industria a fondo — non solo da un punto di vista organizzativo, ma grazie a un’esperienza diretta sul campo”, spiega Siegrid Hampsink, Event Director di European Bridal Week.
“Il nostro team è formato da professionisti che hanno lavorato sia nel B2B che nel B2C del bridal e della moda. Abbiamo gestito negozi al dettaglio, sviluppato collezioni, guidato strategie di vendita e acquisto, collaborato da vicino con i designer. Questo bagaglio ci offre una comprensione molto più profonda di ciò di cui espositori e visitatori hanno realmente bisogno da una fiera di settore”.
Non un semplice evento fieristico, dunque, ma una piattaforma di business “che rispecchia le reali esigenze del settore — strategicamente, commercialmente e creativamente”.
Cosa aspettarsi dalla European Bridal Week 2026
L’edizione 2026 promette un’esperienza su misura per ogni tipologia di professionista, dai brand internazionali ai designer emergenti.
“Aspettatevi un evento che parla la vostra lingua. Che siate un brand internazionale, un retailer di boutique o un designer emergente, stiamo creando un’esperienza che comprende dove siete — e dove volete arrivare”.
Tra le anticipazioni: circa 500 brand leader ed emergenti, nuove aree espositive e ulteriori opportunità di business, “rimanendo fedeli ai nostri valori fondamentali: qualità, autenticità e creatività con uno scopo”.
Autenticità contro intelligenza artificiale: “La creatività non può essere artificiale”
Nel mercato odierno, dove molte aziende scelgono l’intelligenza artificiale, EBW 2026 prende una direzione diversa: “Rispettiamo l’innovazione, ma la creatività nel settore Bridal non dovrebbe mai essere artificiale. Abbiamo preso una decisione molto consapevole: non utilizziamo l’intelligenza artificiale — né nel processo creativo, né nei visual, né nel nostro modo di comunicare. L’industria bridal si fonda su emozione, tradizione e artigianalità. E quando lavori in un settore che riguarda i momenti più importanti della vita delle persone, l’autenticità è fondamentale”.
Una scelta controcorrente, che diventa cifra distintiva: “Le nostre campagne, il design della fiera, il nostro storytelling: tutto è realizzato da persone vere, che comprendono le sfumature di questo mondo. E con tutto il cuore posso dire che siamo orgogliosi di difendere l’autenticità in un tempo in cui le scorciatoie sono allettanti”.
Cosa serve oggi al settore? Per Siegrid Hampsink la risposta è chiara: “Ha bisogno di connessione — vera, significativa. Tra designer e retailer. Tra artigianalità e commercio. Tra tradizione e innovazione. European Bridal Week vuole essere il luogo dove questa connessione accade”.
EBW è il punto d’incontro dove le idee si scambiano, i business crescono e si scrive il futuro della moda sposa: “Non è solo un padiglione fieristico: è una piattaforma dove si scambiano idee, si costruiscono business e si plasma, insieme, il futuro della moda sposa. Ed è per questo che le persone si fidano di noi”.
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