Al via il WIM 2025, il primo giorno segna l’inizio della nuova era della Private Event Industry

Al via il WIM 2025 al Teatro Niccolini: oltre 400 professionisti da più di 20 Paesi, una ricerca scientifica inedita e il lancio di una piattaforma che promette di rivoluzionare l’intero settore. (in cover, foto Studio Righi | via ufficio stampa)


Si è aperta ieri mattina, nel cuore antico del Teatro Niccolini, la nuova edizione di WIM Event 2025: tre giorni che trasformano Firenze nella capitale internazionale degli eventi privati.

Qui, oltre 400 professionisti provenienti da più di 20 Paesi, sono si preparano a confrontarsi su temi che mettono al centro un’industria trasversale degli eventi privati – dal Wedding al corporate, dal design all’artigianato – che negli ultimi anni ha assunto un ruolo strategico nella crescita economica e culturale del Paese.

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Al Teatro Niccolini a Firenze al via il WIM 2025

Attesa ed entusiasmo per la prima giornata di WIM 2025.

Ieri mattina, 19 novembre, professionisti, istituzioni e aziende del settore si sono ritrovati al Teatro Niccolini a Firenze per dare il via ad una tre giorni che promette di ridefinire le prospettive della Private Event Industry.

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Un debutto che, già dalle prime ore, ha mostrato il grande coinvolgimento degli oltre 400 partecipanti e una volontà condivisa di costruire un dialogo comune e una nuova visione per il futuro del comparto.

La giornata si è conclusa con il Networking Cocktail a Palazzo Ximenes.

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Al debutto l’osservatorio WIM Insights

L’inaugurazione della manifestazione ha coinciso con la presentazione della prima ricerca scientifica italiana dedicata alla Private Event Industry, realizzata dal Dipartimento di Studi Aziendali e Giuridici dell’Università di Siena.

Secondo lo studio illustrato dal prof. Lorenzo Zanni, direttore scientifico dell’osservatorio WIM Insights, il settore conta circa 50.000 realtà operative, per la maggior parte PMI (piccole e medie imprese) e una filiera allargata che supera le 300.000 imprese, con un valore economico complessivo vicino ai 40 miliardi di euro.

“Gli eventi privati sono un fatto economico e sociale, ma non ancora una teoria”, ha dichiarato Zanni. “Con questa ricerca iniziamo a costruirne la base scientifica”.

Un comparto ampio, interdipendente, in cui convivono i settori Wedding locale e Destination Wedding, celebrazioni private, eventi corporate esperienziali e nuove declinazioni di MICE (riunioni, incentive tour, conference ed esposizioni).

E poi, accanto alle attività più consolidate dallo studio emergono anche le professioni del futuro: digital specialist, experience curator, event data analyst, innovation tech manager, esperti di sostenibilità e compliance.

WIM Event 2025 verso il futuro degli eventi privati

La prima giornata ha offerto anche una riflessione sul ruolo strategico degli eventi privati all’interno dell’economia nazionale.

“Ogni evento attiva ospitalità, artigianato, enogastronomia, design: un indotto che resta in Italia e valorizza i territori”, ha spiegato Tommaso Corsini, CEO & Founder di WIM.

Le imprese del comparto guardano al futuro con fiducia: oltre l’80% prevede stabilità o crescita nel breve periodo, mentre meno del 3% non intende investire. La digitalizzazione emerge come la leva di sviluppo più forte, capace di potenziare produttività e competitività.

Dal 2018, grazie al supporto del Comune di Firenze, della Regione Toscana e del Ministero del Turismo, WIM si è affermato come punto di riferimento nazionale e internazionale.

Una piattaforma in cui teoria e pratica si incontrano, dove si studia un settore che genera identità, cultura e valore sociale: “Abbiamo dato nome e corpo a un’industria che esisteva ma non era riconosciuta,” ha concluso Corsini. “Un mondo popolato da professionisti che creano sogni, celebrazioni, relazioni”.


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