Raffinato, essenziale, visionario: Francesco Mencucci è il Wedding Designer che ha riscritto il linguaggio del fiore, restituendogli profondità ed emozione.
Un artigiano della bellezza che trasforma il fiore in un linguaggio poetico e personale. Con trent’anni di esperienza tra Milano, Berlino e le Marche, il Wedding Designer Francesco Mencucci ha costruito un metodo che unisce visione, misura ed emozione.
Dalle scenografie opulente alle composizioni più intime, ogni progetto è un dialogo tra emozione e design, tra arte e umanità. Oggi, con il lancio del vodcast “Opus Florum”, racconta la sua esperienza ed il pensiero radicale: la bellezza non serve a stupire, ma a ricordarci chi siamo.
Il Wedding Designer Francesco Mencucci alla ricerca della bellezza
Viviamo un’epoca in cui tutto è tendenza e molte spose si presentano ai Wedding Planner con moodboard da replicare e scelte influenzate dai social più che dalle emozioni. Eppure, secondo Francesco Mencucci, Wedding Designer e Floral Artisan, la vera eleganza nasce dal coraggio di restare fedeli a se stessi.
«Molte coppie scelgono gli allestimenti per stupire – commenta Mencucci – ma dimenticano di chiedersi cosa li rappresenta per davvero. Io sono convinto che bisogna puntare su un allestimento e su dettagli che dialogano con la location, con la storia degli sposi e con ciò che la coppia ha sempre sognato, anche se non è di moda».
E proprio per questo, Mencucci non è alla continua ricerca dell’effetto “Wow”, ma preferisce più la coerenza emotiva. Ogni progetto, infatti, è la sintesi tra forma e sentimento, tra spazio e memoria.
Allestimenti matrimoni: sì alle emozioni più vere
Il fiore non rappresenta un semplice decoro, ma una voce. Ed è il mezzo attraverso cui raccontare la storia degli sposi.
«Lavoro con i sogni delle persone e un sogno, per quanto semplice, è già perfetto. Non serve gridare la bellezza: basta saperla ascoltare».
Ogni petalo, ogni sfumatura, ogni dettaglio diventa un atto di cura. Un modo per ricordare che la bellezza, prima di tutto, è rispetto: per il tempo, per le persone, per la materia.
Il Wedding Designer Francesco Mencucci, la sua arte di disegnare matrimoni autentici
«Non esiste il cattivo gusto, ma il gusto delle persone» disse Franco Moschino. E questa frase, negli anni, Francesco Mencucci l’ha fatta sua instaurando con le coppie una forte empatia che nasce dall’ascolto.
«Ho imparato che il mio compito non è giudicare, ma interpretare. Aiutare gli sposi a riconoscersi dentro il loro matrimonio. Il gusto, quando è sincero, è sempre bello».
Trent’anni di esperienza, le tappe della carriera del Wedding Designer
Dietro lo stile raffinato e la sensibilità visiva, c’è una storia di trent’anni fatta di esperienze, errori e rinascite.
Dalla prima bottega aperta nel 1994 insieme alla madre, al periodo berlinese che gli ha insegnato il valore del silenzio; dal caos creativo di Milano alla riscoperta delle Marche, dove oggi ha il suo studio a Civitanova. Un percorso che Mencucci definisce “il Metodo del Fiore”: una filosofia che fonde artigianalità e introspezione.
Il suo approccio è maturato proprio nelle zone d’ombra: nei momenti di crisi, nei cambi di rotta, nelle scelte controcorrente: «L’esperienza, anche nei periodi più complessi, ha plasmato il mio modo di guardare al design, al fiore, e soprattutto alle persone. È lì che ho imparato a distinguere la forma dall’essenza».
Opus Florum, il vodcast di Francesco Mencucci
È uscita da poco la prima puntata del suo vodcast, “Opus Florum”, un progetto che nasce dal desiderio di condividere trent’anni di mestiere, visioni e rinascite. Il primo ospite è stato Angelo Garini, icona del Wedding.
Un progetto per raccontare la parte più umana di questo lavoro: non solo la bellezza delle scenografie, ma anche la fragilità, la passione, l’artigianato che c’è dietro ogni scelta.
