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L’amore per il territorio, per la cultura e l’artigianalità. La sfilata di Carmela Comes Bride durante l’evento Passerella Mediterranea è stato tutto questo, un tripudio di emozioni ed eleganza.
Respirare l’autenticità di luoghi ricchi di storia abbracciati dalla magia di un’atmosfera idilliaca.
È lo scenario che il Wedding Fashion Show della maison Carmela Comese Bride ha fatto vivere, nel cuore pulsante di Grottaglie, durante la serata conclusiva di Passerella Mediterranea – Donne non Pupe.
Due giorni di eventi, svolti tra Taranto e Grottaglie, per dialogare su temi attuali quali economia, territorio e sfide sostenibili.
Un evento che racconta l’artigianalità di una realtà unica, quella pugliese e l’unione di due filoni importanti dell’imprenditoria regionale: quello della maestria pura dell’alta moda sposa firmata Comes; e quello dell’arte delle ceramiche dell’artista Marcello Fasano.
Carmela Come Bride, il borgo di Grottaglie come passerella
È così che piazza Regina Margherita, la salita della Maddalena e la cattedrale dell’Annunziata nel centro di Grottaglie tra un tripudio di luci e colori, ha accolto il défilé presentazione della collezione sposa 2023 firmata Carmela Comes Bride, nonché la serata conclusiva della manifestazione.
La sfilata di moda, ha rappresentato il momento glamour di Passerella Mediterranea includendo, nello spettacolo, gli scenari naturali offerti dal borgo trasformandoli, per una sera, in un vero e proprio red carpet.
Femminilità, la nuova collezione 2023 di Carmela Comes Bride
Quella interpretata dalla stilista per il 2023 è una donna-sposa dalla personalità forte e indipendente, dall’allure elegante e contemporanea. La collezione non a caso porta il nome Femminilità.
Una femminilità, in parte, reinterpretata. Gli abiti prendono infatti tutti ispirazione proprio dalla unicità del luogo dove sono stati concepiti. Come lo stesso palcoscenico del centro storico, scelto per lanciare una collezione che è anche manifesto di amore da parte della maison per il territorio.
È anche per questo che, accanto alle modelle, quasi a sfilare insieme a loro e a suggerire una sorellanza ideale, sono state installate a grandezza naturale proprio le Pupe: il simbolo che più di ogni altro identifica il territorio di Grottaglie, la sua vocazione artigiana, la sua sapiente arte antica della lavorazione della ceramica.
La maison d’alta moda sposa incontra l’arte delle ceramiche
Quella di Carmela Comes Bride non è stata, quindi, una semplice sfilata ma una vera rappresentazione, con tanto di arrivo della sposa accompagnata dal papà a bordo di una Fiat 500, come da tradizione.
Un modo, dunque, per far proseguire quel dialogo creativo fra la maison d’alta moda sposa e la città delle ceramiche, che celebra la contemporaneità di un luogo unico al mondo come Grottaglie e ne valorizza i percorsi storici e le eccellenze artistiche ed artigianali.
La passerella, che ha visto l’attenzione di oltre 400 partecipanti tra autorità, giornalisti di settore, Wedding Planner e cittadini, oltre a presentare le tendenze sposa per il nuovo anno, ha acceso i riflettori su una storia vincente di impresa al femminile e di produzione rigorosamente Made in Italy. Quella di Carmela Comes Bride, un atelier che da sempre ha il suo laboratorio proprio nel cuore di Grottaglie.
Wedding Tourism, tra artigianato ed emancipazione femminile
UNICO, presso la Cittadella delle Imprese a Taranto, è stato il primo dibattito sul tema dell’alto artigianato ionico e del Wedding Tourism.
Un modo per interrogarsi, insieme ad esperti e artigiani locali, sul futuro di un mestiere antico e sulle opportunità di sviluppo e promozione di una terra di talenti e creatività conosciuta oramai anche a livello internazionale proprio per la sua produzione artistica.
Il secondo incontro tematico, Donne non Pupe, si è invece tenuto nella suggestiva ambientazione del castello Episcopio.
Si è trattato di uno spazio dedicato alle donne, durante il quale imprenditrici, sportive, artisti hanno potuto dialogare su un tema attualissimo come l’emancipazione femminile, gli stereotipi di genere, il gender-gap.
“L’obiettivo è, da un lato, proporre e promuovere il principio di women empowerment grazie ad un’installazione artistica itinerante di spose di ceramica, dall’altra avviare percorsi formativi di inserimento lavorativo nel mondo del Wedding, per tutte quelle donne che hanno subìto soprusi o sono in difficoltà e che potrebbero trovare occasione di riscatto grazie alla realizzazione professionale”. Ha raccontato l’ideatrice del progetto Serena Ranieri.
Donne non Pupe: una mostra-progetto itinerante
Donne non Pupe debutterà con la prima installazione delle celebri Pupe in Ceramica realizzate dal laboratorio artigianale di Marcello Fasano, il 16 ottobre presso la prestigiosa tenuta Montalbano, una delle più autentiche e suggestive masserie pugliesi.
La mostra sarà preceduta da un convegno sul tema dell’emancipazione femminile con testimonianze dirette.
A novembre invece, la settima edizione di Passerella Mediterranea 2022 – Donne non Pupe terminerà a Milano, dove, non a caso, la manifestazione era stata presentata lo scorso giugno, con un evento presso l’Istituto Italiano di Fotografia, prestigiosa scuola di formazione fotografica professionale e consolidato partner di Passerella Mediterranea.
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