A Tastavino 2025, l’evento per gli operatori del Vino organizzato da Le vie di Scopello, anche un panel dedicato a come il matrimonio può diventare motore di sviluppo per l’enogastronomia locale. A curare il talk, Sposi Magazine. (in cover, foto di Andrea Marchese)
Un dato su tutti: nel 2024, in Italia, sono stati celebrati oltre 15.100 matrimoni di coppie straniere. Un numero in crescita (+11,4% rispetto al 2023), che ha generato un indotto economico vicino al miliardo di euro e coinvolto quasi un milione di persone. E non è un caso. Il Destination Wedding non è più solo un evento: è un viaggio, un’esperienza immersiva che tocca cibo, vino, ospitalità e cultura.
Tastavino 2025: Wedding e Wine, un matrimonio vincente
Se ne è parlato nel corso della seconda edizione di Tastavino, l’evento dedicato al vino organizzato dall’associazione Le vie di Scopello, che ha animato il borgo l’1 e il 2 giugno.
All’interno del programma, anche un panel dedicato proprio al dialogo tra Wedding Tourism e Wine Tourism, due settori che, quando si incontrano, possono generare valore concreto per i territori, per le imprese e – perché no – anche per gli sposi.
A moderare il talk, Paola Pizzo, direttrice di Sposi Magazine, che ha guidato il confronto tra Rosita Pace, Firriato Hospitality & Event Manager; Michela Cannatella, Presidente nazionale AIOM in Confcommercio Professioni e dell’Associazione Wedding Planner Palermo; e Domenico Bernabò, direttore e responsabile del Catering Rosanero.
I matrimoni degli stranieri un volano per le aziende del Vino e l’economia locale
Un dialogo a più voci, per esplorare nuove prospettive di crescita a partire da un’alleanza strategica: quella tra l’organizzazione di matrimoni di stranieri in Italia e l’offerta enogastronomica locale. Il vino, con la sua capacità di raccontare un territorio, diventa ingrediente chiave dell’esperienza di nozze. Non solo come bevanda da degustare, ma come parte di un percorso fatto di scoperte, narrazioni, sapori autentici.
Il matrimonio, oggi, si estende oltre il giorno del “sì”: coinvolge amici e parenti, si trasforma in un long weekend tra degustazioni, visite in cantina, piatti della tradizione e paesaggi da vivere.
Un’occasione per il territorio, che può intercettare un turismo di qualità, pronto a investire in esperienze autentiche e servizi personalizzati.
Collaborazione è stata la parola chiave emersa dal panel. Solo unendo le forze – cantine, operatori turistici, wedding planner, ristoratori – è possibile costruire un’offerta coerente e attrattiva, che valorizzi le piccole produzioni, il km zero, le storie dietro ogni bottiglia.
Tastavino tornerà a Scopello nel 2026
L’evento Tastavino, con venti cantine coinvolte e oltre settanta etichette in degustazione, ha dimostrato che il vino siciliano è pronto a diventare protagonista non solo nelle tavole, ma anche nei racconti di viaggio. E il Destination Wedding può essere una leva per renderlo ancora più visibile e desiderabile.
L’appuntamento con Tastavino è già fissato per il 2026. La sfida è rendere permanente e virtuosa la sinergia tra i due mondi. Perché, in fondo, il vino e l’amore hanno molto in comune: quando sono autentici, fanno girare la testa. E anche l’economia.
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