Ingresso degli sposi in chiesa e disposizione degli invitati: tutto quello che devi sapere

Dall’ingresso degli sposi in chiesa e la loro posizione sull’altare fino alla disposizione degli invitati e alla marcia del corteo nuziale in caso di damigelle adulte, il Galateo dà indicazioni su tutto. Ecco, allora, cosa devi sapere prima del giorno del matrimonio per un ingresso memorabile!

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Nessuna domanda è sbagliata e nessuna risposta è scontata se sei in procinto di sposarti. Comprese quelle che hanno a che fare con l’ingresso degli sposi in chiesa, dei tuoi invitati e il posizionamento tra i banchi della location che avete scelto per dirvi “Sì”.

Stratta, infatti, di quegli interrogativi di galateo che solo all’apparenza sono semplici, ma che in verità sono i più diffusi tra le future spose perché nessuna ci pensa fino a quando non è l’ora di convolare a nozze!

Ingresso degli sposi in chiesa e altri consigli per invitati e damigelle!

Ecco, allora, che per toglierti ogni dubbio in materia, abbiamo deciso di scrivere questo articolo. Andando avanti con la lettura potrai fugare ogni tuo dubbio su:

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  • ingresso degli sposi in chiesa;
  • chi accompagna lo sposo in chiesa;
  • ingresso della sposa in chiesa;
  • le 5 formule meno tradizionali;
  • chi accompagna la sposa se non ha il papà;
  • disposizione degli sposi in chiesa;
  • disposizione degli invitati in chiesa;
  • ingresso damigelle adulte.

Come entrano in chiesa gli sposi?

L’ingresso in chiesa degli sposi deve rispondere a precise regole di Galateo. Lo sposo, ad esempio, deve arrivare circa 20 minuti prima dell’orario indicato sugli inviti e fare il suo ingresso accompagnato dalla madre (o chi per lei).

Dovrà uscire di casa con i suoi familiari, seguito dai testimoni e arrivare davanti alla chiesa con la stessa macchina che, poi, andrà a prendere la sposa e, al termine della cerimonia, accompagnerà gli sposi in location. 

La sposa, invece, deve arrivare con un ritardo non superiore ai 15/20 minuti. Il suo ingresso sarà al braccio sinistro del padre (o di chi per lui) che dovrà anche aiutarla a scendere dal mezzo di trasporto. 

Chi accompagna lo sposo in chiesa?

Ad accompagnare lo sposo in chiesa, come detto, dovrà essere la madre; o una donna al suo posto, nel caso lei non potesse o non dovesse esserci più.

Nel caso in cui madre e figlio non arrivassero insieme, lui dovrà aspettarne l’arrivo fuori dalla chiesa. Una volta giunto sul sagrato della chiesa (o nell’area della location in cui si svolgerà il matrimonio), è compito dello sposo intrattenere gli ospiti; ma è dovere dei suoi testimoni non lasciarlo da solo e dargli tutto il supporto e conforto del caso!

Arrivato il momento di entrare in chiesa, la madre dello sposo e lo sposo percorreranno l’uno accanto all’altra la navata della chiesa. Lei dovrà stare al suo fianco sinistro e, una volta “lasciato” all’altare il figlio, troverà posto nel primo banco a destra dell’altare. 

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Ingresso della sposa in chiesa: ecco come

Momento clou della cerimonia nuziale è, naturalmente, l’ingresso della sposa in chiesa. E anche in questo caso, il Galateo ci dice come fare.

Qualche attimo prima di entrare in chiesa, è fondamentale che qualcuno – come le testimoni o le damigelle o la mamma – si assicuri di sistemare il velo e stenderlo per bene, così da limitare al massimo pieghe e sgualciture. 

Fatto ciò, la sposa entra tenendosi al braccio sinistro del padre (o di chi per lui). Lui può scegliere se farle il baciamano o meno, ma una volta accompagnata all’altare dovrà alzare il velo che le copre il volto e stringere simbolicamente la mano del futuro marito. 

A questo punto, la sposa saluta il padre e si posiziona a sinistra dello sposo. Il papà della sposa, invece, andrà a sedersi nel primo banco a sinistra dell’altare.

Ingresso degli sposi in chiesa

L’ingresso degli sposi in chiesa: le 5 formule meno tradizionali

Quando si parla di ingresso degli sposi in chiesa, però, visti i tempi che corrono (e che cambiano continuamente) non si può fare a meno di prendere in considerazione anche le altre formule meno tradizionali per celebrare questo momento.

Abbiamo selezionato altre 5 tipologie di ingresso degli sposi in chiesa. Ecco, dunque, cosa fare se:

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  1. gli sposi desiderano entrare insieme;
  2. i genitori della sposa sono divorziati e risposati;
  3. la sposa vuole entrambi i genitori;
  4. la sposa preferisce entrare da sola;
  5. il matrimonio è Lgbt.

Gli sposi entrano insieme in chiesa

Si tratta di una delle opzioni preferite tra gli sposi Millennials. In questo caso, tutto parte dal messaggio che la coppia vuole dare agli invitati e che nessuno potrà mai contrastare (genitori compresi): ci amiamo, insieme siamo indistruttibili e la nostra è un’unione alla pari. Da intendere come pari…tà dei sessi!

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Come fare se i genitori della sposa sono divorziati 

Tutto dipende dal legame che c’è tra la sposa e suo padre naturale, ma anche tra lei e l’eventuale patrigno o nuovo compagno della madre. Due le possibilità:

  • farsi accompagnare dal patrigno fino al centro della navata, dove la attenderà il padre naturale per portarla sino all’altare;
  • entrare in chiesa sotto il braccio di entrambi e percorrere con tutti e due la navata fino all’altare. 

Ingresso della sposa con entrambi i genitori

Può succedere anche che la sposa desideri percorrere la navata con entrambi i genitori al suo fianco. Un’usanza già tipica della tradizione ebraica, ma che di certo regalerà un incommensurabile momento di felicità sia alla mamma che al papà!

La sposa entra da sola in chiesa

L’ingresso della sposa in chiesa da sola non è, probabilmente, quello più gettonato, ma è comunque una possibilità tra le altre. In questo caso, la sposa può chiedere ai genitori – per non offenderli o farli sentire completamente tagliati fuori – di stare alle sue spalle e percorrere così la navata insieme a lei. 

Ci sono spose, invece, magari per situazioni familiari più complesse e rapporti non proprio idilliaci, che preferiscono farsi seguire sulla navata dalle amiche di una vita, quelle più fidate.

Matrimonio gay, ecco come entrano gli sposi

Con l’introduzione delle unioni omosessuali (finalmente!), si è dovuto rivedere il modo in cui gli sposi fanno il loro ingresso nella location scelta per officiare le nozze. 

Generalmente, si opta per la doppia entrata: ognuno degli sposi entra accompagnato da entrambi i genitori, che lo terranno sotto il loro braccio. Il consiglio è di predisporre due ingressi distinti laterali, oltre ad un terzo centrale; in questo modo gli sposi potranno:

  • entrare contemporaneamente dai due lati, ognuno/a accompagnato dai propri genitori, e incontrarsi al termine della camminata sull’altare centrale;
  • entrare uno alla volta, da un lato e dall’altro, per poi incontrarsi sempre al centro;
  • entrare insieme o uno alla volta attraversando il corridoio centrale, per poi ripercorrerlo da marito e marito (o moglie e moglie). 
Ingresso degli sposi in chiesa

Chi accompagna la sposa se non ha il papà?

È l’ipotesi più brutta – che non vorremmo mai per nessuna – ma purtroppo può succedere che la sposa prossima all’altare non abbia con sé il papà. 

In questo caso, potrà decidere di farsi accompagnare dalla madre, che è la persona più vicina a lei da sempre. In alternativa, però, per coloro che per quel momento volessero comunque una figura maschile, allora è possibile scegliere tra un fratello, uno zio, un cugino. Ci sono rare occasioni in cui, invece, la sposa chiede di essere accompagnata all’altare dal suocero, nel caso in cui i rapporti siano davvero ottimali.

Qualsiasi sia la scelta, la verità è una e una soltanto: chi accompagna la sposa all’altare deve rappresentare senza dubbio uno dei pilastri della sua vita, un faro che lei seguirà sempre e comunque, il Nord, una roccia su cui aggrapparsi, un tetto sotto cui ripararsi.

Disposizione degli sposi in chiesa, qual è?

Superato il momento  dell’ingresso degli sposi in chiesa, si passa alla loro disposizione sull’altare. É molto semplice: 

  • dinanzi all’altare, la sposa siede alla sinistra dello sposo;
  • a cerimonia conclusa, dopo le firme di rito, la coppia si dispone in modo che il marito porgerà alla sposa il braccio destro per percorrere così insieme la navata.

Ma lo sapete perché la sposa, in chiesa, sta alla sinistra del marito? La risposta è da rintracciare ai tempi dei barbari, quando l’uomo collocava la donna alla sua sinistra per proteggerla: solo in questo modo, infatti, gli restava libera la mano destra, quella con cui gestiva la spada e con cui poteva combattere! 

Come si dispongono gli invitati in chiesa

Anche l’ingresso e la disposizione degli invitati prevede uno schema ben preciso, dettato dalla tradizione e del protocollo.

Lo sposo, i suoi genitori e la madre della sposa arrivano in chiesa almeno 20 minuti prima dell’inizio della cerimonia, per accogliere parenti e amici. Gli invitati salutano lo sposo e i familiari presenti e prendono posto: la famiglia di lei e i suoi ospiti si siedono nella parte sinistra della navata, mentre il gruppo di lui va nella parte destra

La prima fila è riservata a genitori e fratelli; la seconda fila a nonni e zii; la terza fila agli invitati più vicini alle famiglie e agli sposi; a seguire, poi, gli altri parenti e infine gli amici. Divieto assoluto per gli invitati di entrare in chiesa dopo la sposa!

Ingresso damigelle adulte chiesa e dove si siedono

Se hai deciso di avere le tue migliori amiche come damigelle, saranno proprio loro ad aprire il corteo nuziale. Entrano in fila: o una dietro l’altra o in coppia; in quest’ultimo caso, possono anche fare coppia con eventuali testimoni di nozze uomini. La damigella d’onore sarà l’ultima del gruppo di Bridesmaid a fare il suo ingresso (anche lei da sola o in coppia), precedendo la sposa.

Se, infine, ci sono anche damigelline e paggetti – la cui età non dovrebbe superare i 10 anni -, allora saranno questi a camminare qualche passo prima della sposa e subito dopo il corteo delle sue amiche.

Un ultimo consiglio: se avrai con te il tuo “team” di amiche, allora predisponi prima dove dovranno sedersi durante la cerimonia; naturalmente, nella zona dell’altare o tra i primi banchi. 

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1 Comment
  • Tiziana Gallo
    27 Marzo 2020

    Un articolo molto utile! Che sicuramente agevola anche il lavoro di noi fotografi!

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