Una delle location più di tendenza e tre mesi per organizzare le nozze: il “miracolo” della wedding planner Romina Davì
Immaginando un matrimonio in un vigneto, in molti penserebbero a un’atmosfera campestre, rustica, bucolica. Per il matrimonio dei palermitani Elio e Marta, invece, il clima che si respirava al Resort – Il Vigneto di Menfi, in Sicilia, era tutt’altro che campagnolo. Eleganza, attenzione ai dettagli e voglia di divertirsi erano le priorità. Il tutto, in una cornice assolutamente originale – ormai di tendenza – come quella di un vigneto siciliano. A organizzare le nozze dei due sposi (a soli tre mesi dal “Sì”!) la wedding planner Romina Davì.
Matrimonio in un vigneto, atmosfere calde in stile boho chic
Dal menù alle partecipazioni, passando per le luci, i dolci, i fiori, la tavola e persino le sedie. Il matrimonio in un vigneto di Elio e Marta è stato curato nel minimo dettaglio nonostante il poco tempo a disposizione, “ma ce l’abbiamo fatta”, racconta la wedding planner Romina Davì.
“I due sposi avevano le idee abbastanza chiare – continua Romina -. Entrambi volevano un matrimonio ricco di fiori di ranuncolo e una tavola imperiale in modo da avere tutti gli ospiti vicini. Al loro matrimonio, io insieme ai miei collaboratori, abbiamo provato a regalare un’atmosfera boho chic, calda e confortante. E’ stato un matrimonio intimo”.
Pochi invitati, molti amici e meno parenti per il matrimonio in un vigneto di Elio e Marta che si sono voluti ispirare al rosa quarzo di Pantone nella scelta dei fiori e delle decorazioni. “Colori pastello, delicati – aggiunge la wedding planner -. Dal rosa al bianco. Abbiamo voluto far emergere la delicatezza dei fiori scelti dai due sposi, ma seguendo sempre le ultime tendenze”.
“Il giardino che abbiamo scelto per imbandire la tavola imperiale non era male illuminato – aggiunge Romina -, ma non era la luce che avrebbero voluto gli sposi. Per cui, io insieme alla mia affidabile troupe, abbiamo realizzato una parete di luci per creare un’atmosfera romantica”.
Gli sposi, insieme agli invitati e agli organizzatori hanno poi trascorso la notte nel resort. “Elio e Marta ci hanno coinvolti in ogni fase del loro matrimonio – racconta Romina -. Abbiamo scelto insieme tutto, il tovagliato, la mise en place, ogni cosa doveva essere come loro desideravano. Abbiamo anche comprato insieme le bottiglie in simil-cristallo! Dovevano adattarsi al contesto. E, infine, dopo aver ballato e festeggiato con loro, abbiamo anche trascorso la notte nel resort”.
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(Video by Duilio Scalici)
Nozze in un vigneto tra dolci, cake box e il diktat #SaveTheCake
Macarons francesi, confetti, red velvet, dolcetti al pistacchio. Sul tavolo dei dolci del matrimonio in un vigneto di Elio e Marta c’era l’imbarazzo della scelta. “I due sposi ci tenevano molto al lato “dolce” del loro matrimonio – racconta la wedding planner -, per cui ci siamo affidati a uno degli esperti del settore, Marco Failla di Bakery Boutique. Volevano lasciare i loro invitati a bocca aperta. E’ stato un bel lavoro, speriamo di esserci riusciti”.
L’elemento più originale ed esclusivo, però, è stata la cake box voluta dai due sposini. Il diktat? #SaveTheCake di Bakery Boutique – Marco Failla.
“Elio e Marta non volevano che si perdessero tutti i dolci preparati per gli invitati. Così, hanno dato vita a una cake box, una piccola scatola personalizzata, in cui metter dentro tutti i dolci e le torte rimasti. L’idea era di mangiarli la mattina dopo per colazione, considerando che tutti gli ospiti hanno dormito nel resort. E così è stato”.
I ranuncoli, i fiori preferiti dalla sposa, erano ovunque. Anche nella cake box. “Ma li abbiamo riproposti pure sulle partecipazioni, nei menù. Era il vero tema del matrimonio”.
Sposarsi in un vigneto sommerso dai… fiori
Per una questione scenografica e di eleganza i fiori dovevano essere al centro del matrimonio di Elio e Marta. Il concept del loro matrimoni era il ranuncolo, fiore fuori stagione ma che gli sposi volevano a tutti i costi. “Così li abbiamo fatti arrivare in Sicilia direttamente dall’Olanda – spiega la wedding planner -. I due mi hanno chiesto fiori dappertutto. Nel matrimonio di Elio e Marta c’erano più fiori che persone, quasi. Li abbiamo accontentati”.
“Sul tavolo imperiale abbiamo realizzato delle strutture in ferro color oro create appositamente per gli sposi-. Si è trattato di un progetto fatto a posta per loro. E’ stato un lavoro incredibile: abbiamo coinvolto un fabbro, il fiorista, la scenografa. Però il tutto ci ha gratificato”.
Ortensie, rose inglesi, bouvardia, peonie. Un giardino di fiori – di circa trenta metri – ha riempito anche la chiesa scelta per il giorno del “Sì” dai due sposi, la Santa Maria della Catena a Palermo.
“Gli sposi hanno voluto un tappeto bianco in chiesa lungo due metri per cinquanta – racconta Romina -. Di solito, la misura standard è di un metro per trenta. Il tappeto si vedeva anche dalla Cala di Palermo e ricopriva tutti i gradini della chiesa arrivando fino all’interno”.
Ricevimento tra i vigneti: la parola d’ordine è “personalizzare”
Anche le bottiglie di vino per la tavola dovevano essere personalizzate e quindi uniche. Così tanto che Romina Davì ha spedito all’azienda vinicola un file pdf con la grafica da apporre sulle bottiglie. “Elio e Marta hanno avuto delle bottiglie uniche – aggiunge la wedding planner -. E anche sulle etichette del vino abbiamo disegnato i ranuncoli, così come sulle partecipazioni e sui menù”-
“Alla fine della giornata Marta mi ha ringraziato per aver realizzato il suo sogno – conclude Romina Davì -. Non c’è soddisfazione più grande come quella di aver coronato il sogno di due persone che si amano”.
Avete pensato anche a voi a un matrimonio in un vigneto? Scegliereste una location simile?
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Bernadine
26 Dicembre 2017GI