Abito da sposo: guida alla scelta del vestito per lui

Arriva anche per lui il momento in cui inizia la ricerca dell’abito nuziale: non è bianco, o almeno lo è raramente, non è imbastito di tulle nè decorato con il pizzo, ma sceglierlo può essere altrettanto difficile. Sposi Magazine ti aiuta con le istruzioni per l’uso per la scelta dell’abito da sposo. 

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(In copertina foto via Musani)


Puoi acquistarlo o noleggiarlo; puoi scegliere un abito che potrai sfruttare anche in altre occasioni oppure sfoggiare un elegante frac; puoi indossare il gilet o scegliere una camicia più vistosa. Sono tutte scelte di stile che dovrai valutare di volta in volta, man mano che proverai i completi, ma ci sono degli aspetti che forse dovresti tenere in considerazione ancora prima di scegliere il modello che ti calza a pennello.  

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Cominciamo?  Non ridurti all’ultimo momento, inizia a dare un’occhiata e a farti un’idea già cinque mesi prima delle nozze, considerando anche i tempi che occorrono al sarto per le modifiche o per confezionare l’abito da sposo.

Abito da sposo: istruzioni per l’uso

Le solite raccomandazioni, anche per lui. Prima di cominciare la ricerca, meglio tenere conto di alcuni aspetti che potrebbero venire fuori nel momento in cui cominci a girare per il tuo abito. Fattori e variabili che, se considerati nel momento giusto, ti eviteranno inutili perdite di tempo o delusioni, come quando trovi l’abito perfetto (proprio come una sposa) ma è esageratamente fuori budget rispetto a quanto avevi preventivato. Dunque, se vuoi andare dritto al sodo, ecco le cose che dovresti valutare prima di iniziare a provare gli abiti:

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  • Acquisto o noleggio
  • Considera a stagione
  • Gilet sì o no
  • A tinta unita o spezzato
  • Cravattino o pochette

Nella scelta dell’abito da sposo considera anche il dopo, quindi se acquistare un abito più classico da poter sfruttare in altre occasioni, indossandolo spezzato, per esempio, per il matrimonio di un tuo amico: considera, quindi, che difficilmente indosserai un frac, a meno che tu non abbia intenzione di partecipare a un formalissimo evento di gala. Tieni conto anche del mood del matrimonio, della location ma soprattutto della stagione. Aspettavi con ansia l’occasione giusta per poter sfoggiare uno smoking? Forse potresti anche valutare il noleggio!

 

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Milano Bridal Week
Foto via Petrelli
Milano Bridal Week
Foto via Petrelli
Maestrami vestito sposo
Foto via Maestrami
Abito da sposo Maestrami Cerimonia
Foto via Maestrami

Vestito da sposo classico

Una volta era l’abito blu tre pezzi: giacca, pantalone e gilet con una varietà di sfumature di blu che anche in base alla tipologia di tessuto avevano una resa lievemente diversa. Blu scuro, blu notte, blu cobalto in lana o misto lana e seta, e con personalizzazioni varie tra bottoni, tasche a filetto e spacchi posteriori.

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Insomma ancora oggi l’abito da sposo blu rimane uno tra i più gettonati, a cui si aggiungono dettagli insoliti e finiture particolari, basta citare tra tanti Carlo Pignatelli e i suoi abiti da sposo damascati.

Abito matrimonio uomo
Foto via Pignatelli
Abito da sposo blu
Foto via Pignatelli

Il blu, comunque, non è l’unica possibilità, molti uomini per esempio preferiscono indossare un classico abito da sposo nero (spesso in modo meno formale senza gilet) oppure grigio scuro; più insolito negli ultimi tempi il grigio chiaro e il beige, legato più alla stagionalità calda e a location decisamente estive.

Abito da sposo blu: l’eleganza della tradizione

Il blu è in un certo senso il colore della tradizione, una nuance molto versatile che si adatta a qualsiasi incarnato e che beneficia di una formalità innata, non è un caso che sia da sempre associata ai contesti “militari”. Il blu nella sua tonalità notte rimane sempre il più gettonato, anche se negli ultimi anni il blu cobalto gli ha in parte rubato la scena: la scelta ideale per cerimonie informali o come secondo abito da indossare durante i festeggiamenti.

Atelier Segreti
Foto via Atelier Segreti (Abito Versali)
Foto via Atelier Segreti (Abito Versali)
Abiti da sposo Carlo Pignatelli 2019
Foto via Pignatelli
Atelier Segreti
Foto via Atelier Segreti (Abiti Versali)

Tight sposo, il look approvato anche dal galateo

E’ l’abito da cerimonia da uomo per eccellenza che si trascina dietro una lunga tradizione di matrimoni e cerimonie d’alto rango. Indicato per il giorno, con una flessibilità che non va oltre le 18 del pomeriggio, il tight è il completo da uomo composto essenzialmente da tre pezzi: giacca ad un solo bottone con code lunghe, camicia bianca e gilet doppio petto, tono su tono oppure più chiaro.

Tight blu Carlo Pignatelli
Foto via Pignatelli

Qualcuno lo indossa anche con il gilet monopetto, ma se è un tight tradizionale quello che vuoi indossare il giorno del tuo matrimonio, allora dovrai adeguarti alla tradizione anglosassone. Indispensabile un elegante plastron e gemelli; a richiesta cilindro, bastone e guanti da gentiluomo inglese.

Troppo impegnativo? Prova con il mezzo tight!

Abito da sposo elegante: prova il mezzo tight

Una variante del classico tight, l’abito maschile per eccellenza, il completo da indossare nelle grandi occasioni, nozze comprese, anche se in origine il mezzo tight nasce come abito da giorno. Ma prima di proseguire è d’obbligo una premessa: secondo il galateo se lo indossa lo sposo anche i testimoni, i fratelli e il padre di lui dovranno indossarlo e nei matrimoni di un certo livello la regola si estende anche agli invitati.

Come avrai già intuito il mezzo tight è una variante meno impegnativa del tight classico, con giacca senza coda, la scelta ideale per uno sposo che apprezza l’eleganza e la formalità di certi completi ma senza rinunciare al comfort, a maggior ragione considerato che quest’abito lo terrai indosso tutto il giorno. 

Tight Carlo Pignatelli
Foto via Pignatelli
Tight Andrea Versali
Foto via Versali
Mezzo tight matrimonio Petrelli
Foto via Petrelli

Giacca di taglio stondato, petto a lancia e chiusura con un solo bottone, abbinata a pantaloni di taglio dritto a tinta unita o gessati nella variante più classica: completano il look il gilet doppiopetto o monopetto e la camicia con collo diplomatico. In questo caso lo sposo può scegliere tra cravatta e papillon. Sfogliando i cataloghi della moda sposo ne apprezzano anche varianti più ibride, originali e decisamente più informali, ma attenzione al bon ton… 

Frac da sposo, questione di stile

Abito da sera per eccellenza, il frac pare sia il vestito da cerimonia più elegante, ideale per chi si sposa durante il pomeriggio e prosegue con i festeggiamenti la sera. Il frac, in pratica, è l’equivalente al tight con l’unica differenza che va indossato solo ed esclusivamente in orario notturno. Si tratta, come vedrai, di un abito stiloso dal taglio rigoroso e con la tipica “coda di rondine” che si allunga in modo longilineo per poi aprirsi al centro con un profondo spacco. Alla giacca vanno abbinati pantaloni dalla linea molto classica, nella stessa nuance della giacca, da indossare con bretelle molto sottili celate dal panciotto. A tua scelta la cravatta o il papillon per incorniciare il colletto della camicia.

Il tocco di classe? Cilindro e bastone, due accessori molto amati dallo sposo rigoroso di Pignatelli, e scarpe in vernice. 

Sposo_in_frac
Foto via Lafontana
Abito da sposo frac
Foto via Versali
Frac per lo sposo
Foto via Petrelli

Smoking sposo, il tocco di classe che affascina 

Il termine smoking deriva dall’espressione inglese “smoking jacket” ed effettivamente in principio lo smoking era una tipologia di giacca che gli uomini indossavano quando trascorrevano il loro tempo in ambienti dedicati ai fumatori, allo scopo di evitare che gli abiti si impregnassero di odore di tabacco. Si deve a Edoardo VII l’evoluzione di questo capo che commissionò al suo sarto una giacca da sera corta e  di colore blu da indossare durante le serate informali (tieni conto che gli standard ai tempi erano decisamente differenti). 

Foto via Boggi
Smoking nero Boggi
Foto via Boggi

Fino a qualche anno fa lo smoking lo si poteva indossare in occasioni molto molto formali, una perfetta mise da teatro che ad oggi pare sia anche un’alternativa originale al classico abito da sposo scuro. L’elemento che più lo caratterizza è, come anticipato, il taglio della giacca e in particolare il bavero: nel caso dello smoking il rever sarà rigorosamente a lancia o a scialle, mettendolo in risalto con tessuti a contrasto, lucidi, di satin o a fantasia (effetto damascato). Le tasche? Di solito sono a filetto e sono assolutamente “inutili”, servono semplicemente a rendere armonica la giacca. Come lo riconosci lo smoking? Proprio dalla giacca, rigorosamente monopetto e con un solo bottone. Però, è d”obbligo dirlo, non è un abito che sta bene a tutti, tendenzialmente slancia meglio una figura asciutta e snella.

Smoking Boggi con bretelle
Foto via Boggi
Foto via Sartoria Rossi

Ricorda di abbinare alla giacca una camicia, bianca (come tradizione vuole), con collo diplomatico (con le alette frontali) pensato appositamente per abbinarsi al papillon nero in seta. Non confonderlo con quello del frac, che invece è bianco. Completano questo look super elegante pantaloni con bretelle e fascia in vita (anche se non obbligatoria). Alcune varianti prevedono anche il gilet, ma non è certo il più classico degli smoking.

Giacca da sposo: i 3 tipi di revers

Non sempre la differenza è chiara, anzi molto spesso, guardando e provando tanti completi diversi, non è semplice cogliere le differenze, neppure quelle più evidenti come nel caso della giacca. Qual è la caratteristica che ci permette di distinguere in maniera chiara un tipo di giacca da un altro? Al di là del colore e del tessuto, ciò che definisce “la giacca” è il rever, meglio conosciuto come bavero, la cui scelta dipende soprattutto da un fatto di gusto, ma lo spessore e l’ampiezza possono valorizzare o meno la figura: per esempio un uomo non molto alto dovrebbe indossare una giacca con rever stretto per slanciare la figura, un rever più largo, invece,  è più indicato a un uomo dal fisico possente.

Giacca bavero sciallato
Foto via Baudino
Atelier Segreti
Foto via Atelier Segreti (Abito Versali)

Il più comune è il rever classico (detto anche dentellato), il bavero tipico della giacca monopetto con un ritaglio di tessuto simile a uno scalino, generalmente dritto o con una lieve curvatura. Il rever sciallato ha una linea più armonica e rotondeggiante  ed è tipico delle giacche da smoking a un petto. Il terzo, e ultimo rever, è quello a lancia, anche detto a punta,  delle giacche doppiopetto e lo si ritrova anche in quelle dei tight o dei frac. Le giacche con il bavero a punta sono l’ideale per chi ha una fisionomia esile e ha bisogno di enfatizzare l’ampiezza del petto e delle spalle. 

Non hai ancora scelto l’abito per le tue nozze? Hai ancore le idee confuse? Comincia a provare qualche abito e scegli quello con cui ti senti affascinante ma anche comodo e a tuo agio!

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