Alessandra Grillo: eclettica, bellissima, quintessenza di creatività

Temperamento tenace e indole perfezionista, creatività ed eclettismo allo stato puro: è la Event Planner Alessandra Grillo. Donna seguitissima su Instagram e organizzatrice di alcuni dei matrimoni più mediatici di sempre, si è svelata anche nel suo essere empatica e sensibile; con il sole dentro.  

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Che sia una donna sopra le righe è fuori dubbio, considerato che ha concluso la sua intervista facendo lei una domanda a me. Eclettica, creativa, bellissima e alla moda, la Event Planner Alessandra Grillo – seguitissima su Instagram, che é un po’ il suo luogo d’elezione vista la passione per la fotografia – è anche l’organizzatrice di alcuni dei matrimoni più mediatici di sempre: da Alessia Marcuzzi ad Elena Santarelli, fino al più recente tra Chiara Ferragni e Fedez.

Le luci dello showbiz, però, non nascondono il temperamento tenace e l’indole perfezionista di questa donna «gran lavoratrice» (come lei stessa si è definita) che, nello svelare il suo sogno di convolare a nozze e quanto amore c’è dietro la nascita della sua agenzia Brother&Sisters, mostra tutto il suo essere empatica e sensibile. E con il sole dentro, aggiungerei io.

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Alessandra Grillo, alla ricerca costante di unicità

La prima domanda te la faccio quasi a bruciapelo: che donna è Alessandra Grillo?
«Una creativa, innanzitutto. I miei progetti, sia che si tratti di un evento che di un matrimonio, sono espressione di una ricerca costante di unicità. E poi, sono una gran lavoratrice: non mi risparmio in nulla, perché mi piace che le cose vengano fatte bene».

Torniamo all’inizio della tua carriera. Come ti sei avvicinata al mondo degli eventi?
«Come spesso dico, ho imparato a lavorare lavorando. Ho cominciato ad esplorare il mondo degli eventi moltissimi anni fa, intorno al Duemila, quando gli eventi non rappresentavano la forma di comunicazione che poi negli anni è diventata.
In quel periodo, infatti, le forme di  pubblicità erano le più tradizionali: i brand compravano affissioni tabellari, spot in tv, radio, ecc. Io stessa avevo una società che si occupava di questa forma di comunicazione. Poi, i primi eventi come un nuovo mezzo per pubblicizzare i prodotti, raccontando una storia».

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Cioè?
«Per il lancio di un prodotto, il prodotto stesso e il Dna del brand diventano per me i protagonisti dell’evento. Mi piace declinare in tutti i modi possibili il prodotto, traducendolo nel catering, nella scelta dei colori, nel modo di servire il food. Amo che tutto sia coordinato, quella diventa per me un’espressione importante di creatività».

C’è un evento che tu consideri «simbolo» di tutto questo?
«Gli eventi affrontati con questo spirito creativo sono tanti. Penso a GCDS, brand di streetwear all’avanguardia che  comunica ai giovani in modo irriverente. Per questa azienda ho realizzato molti eventi. La ricerca del dettaglio per loro è particolarmente stimolante: un recente esempio ne è il tubetto di tempera  “trasformato” in un contenitore per la Nutella che, insieme ad un paio di paninetti, intorno alle 2 di notte è stato consegnato ai presenti al party come fosse un hangover kit».

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Perché la tua agenzia si chiama «Brother&Sisters»?
«In verità, per una pura combinazione affettiva. Quando mi trovai dal notaio per fondare la società, mi fu chiesto il nome e io ero del tutto impreparata a questo. Così, ho pensato ai miei due affetti più cari: mio fratello e la mia migliore amica che è come se fosse una sorella».

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Passiamo al mondo del Wedding: com’è iniziato tutto?
«Quasi per caso, direi. Un mio amico doveva sposarsi a Siviglia e mi chiese, ormai diversi anni fa, di organizzare il suo matrimonio. Da lì l’idea di alcune amiche di affidarmi le proprie nozze: Eleonora Abbagnato e Federico Balzaretti sono stati i primi; a seguire, tra gli altri, Alena Seredova, Alessia Marcuzzi, Elena Santarelli, Massimo Ambrosini e Andrea Barzagli (a settembre 2018, a Noto, ha curato l’organizzazione di quello di Chiara Ferragni e Fedez, ndr). Credo mi abbiano scelto perché ognuno di loro si è sentito preso per mano e accompagnato in questo viaggio stupendo, dove in modo invisibile devi far “sentire” la tua presenza. Il passaparola gioca sempre un ruolo fondamentale; Alessia Marcuzzi ha scelto me vivendo il matrimonio di Elena Santarelli e a qualcuno sono stata suggerita perché ospite ad un matrimonio curato da me».

E tu, sei sposata?
«Sono single, ma naturalmente anche io immagino il mio matrimonio… Credo che debba essere una combinazione perfetta dei desideri delle due persone che si uniscono. Personalmente, la cosa a cui tengo maggiormente è la chiesa, più della festa: ho negli occhi l’immagine di me all’ingresso, prima di affrontare la navata, con lo sguardo diretto all’altare, con mio fratello accanto e un sorriso misto al pianto; senza mascara, perché chiederò di metterlo direttamente dopo la funzione (racconta non riuscendo a trattenere un sorriso assai sincero, ndr)».

A proposito di affetti, con Melissa Satta e Raffaella Fusetti hai condotto il programma tv «Il padre della sposa»: che esperienza è stata?
«Un’esperienza bellissima. Nella seconda edizione appena registrata ho avuto modo di entrare in contatto con le spose in una maniera diversa, più intima. Queste donne si sono raccontate a me in modo sincero, con la loro storia, con un oggetto, un simbolo del loro amore… Il mio ruolo, quello di suggerire loro un dettaglio da aggiungere o da realizzare per le loro nozze che, perciò, avranno comunque un piccolo particolare firmato da me. È stato molto bello».

Seguitissima anche sui social, su Instagram sei da migliaia di followers: come ci sei riuscita?
«Non lo so. Ho sempre avuto una passione per la fotografia, al punto che ho scatole piene di foto stampate e che, oggi, sono la “memoria storica” dei miei amici. Non appena scoperto Instagram, ho capito che sarebbe stato il “posto” giusto per me, dove esprimere il mio punto di vista sulle cose e sul mondo; ed è l’unico account social che possiedo. Ho sempre avuto un mio stile, una mia ricercatezza, ma di cose semplicissime. E la cosa che ogni giorno mi sorprende è l’affetto delle donne. Il mio successo su Instagram no ha strategia né segreti, c’è solo verità».

E come sei?
«Vera».

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