Ecco le linee guida ufficiali per riprendere a festeggiare i matrimoni durante il Coronavirus

La Conferenza delle Regioni ha approvato le linee guida per regolamentare lo svolgimento dei banchetti nuziali. Testo che è stato recepito dal Governo. Adesso, ogni singola Regione deve emanare una propria ordinanza con cui stabilisce se ripartire o meno con le cerimonie e in che modalità applicare queste linee guida. Quasi tutte le regioni d’Italia lo hanno fatto. – Aggiornato al 14 giugno 2020

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Ospiti seduti ad almeno un metro di distanza gli uni dagli altri, a meno che non siano obbligati al distanziamento. Sì ai buffet, ma solo se a somministrare il cibo sarà il personale incaricato che, nel corso dell’intero banchetto, dovrà igienizzare le mani spesso e indossare sempre la mascherina. Proprio come gli invitati, quando non sono seduti al tavolo. Via libera alle esibizioni musicali.

Passa anche da qui l’aggiornamento delle “Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative” approvato dalla Conferenza delle Regioni e che adesso dedica un capitolo ad hoc alle “Cerimonie”, cioè i banchetti per i festeggiamenti anche nuziali. Testo che è stato recepito dal Governo.

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In queste ore le singole Regioni d’Italia stanno decidendo se e come recepire il testo approvato: ognuna, infatti, deve deliberare una propria ordinanza in cui conferma l’eventuale via libera e le modalità per lo svolgimento dei banchetti (potrebbero essere più restrittive rispetto a quelle previste dalle linee guida della Conferenza delle Regioni).  

Ad avere già dato il proprio via libera ai festeggiamenti dei matrimoni sono state:

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Campania (l’unica ad aver ricominciato già l’8, con una specifica ad hoc sui matrimoni), Sicilia, Puglia (che ha redatto un minuzioso documento proprio sui matrimoni), Lombardia, Piemonte, Toscana (con un’ordinanza valida dall’11 giugno), Lazio, Emilia Romagna (consente espressamente i balli, ma solo negli spazi esterni e con una distanza interpersonale di almeno 2 metri), Umbria, Liguria, Sardegna, Veneto, Calabria, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Molise, Abruzzo e Reggio Calabria.

Si è ancora in attesa, invece, delle ordinanze di Basilicata, Marche e Trentino Alto Adige.

Festeggiare i matrimoni durante il Coronavirus, ci sono le linee guida

“Possiamo davvero dire che parte la fase 3 – ha commentato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini -. Il Governo ha sostanzialmente recepito le linee guida della Conferenza delle Regioni ed altri settori possono rimettersi in moto, sia pure rispettando principi generali di sicurezza e prevenzione”.

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“L’obiettivo è quello di dare un contributo per rimettere velocemente in moto il Paese, in condizioni di sicurezza, nella fase post-emergenza Covid-19″, ha spiegato dopo l’aggiornamento del testo con le linee guida. “Cittadini, imprese, parti sociali e istituzioni: ciascuno è chiamato a fare la propria parte. Ma sono convinto – conclude Bonaccini – che insieme possiamo farcela”.

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Ecco, allora, che è arrivata l’integrazione al documento già esistente e che da adesso comprende anche le schede relative a congressi e grandi fiere; sale slot, sale giochi e sale bingo; discoteche.

Sono state integrate le schede relative a:
–  “Ristorazione”, dove è stato inserito un paragrafo dedicato alle Cerimonie.
– “Attività ricettive”, che oltre alle indicazioni generali prevede regole specifiche per strutture turistico-ricettive all’aria aperta, rifugi alpini ed escursionistici, ostelli della gioventù, locazioni brevi.
– “Servizi per l’infanzia e l’adolescenza”, con un paragrafo dedicato ai campi estivi.

Sono state infine aggiornate anche le schede su “Aree giochi per bambini” e “Cinema e spettacoli dal vivo”.

Punto per punto, ecco come si dovranno svolgere i banchetti nuziali

Alla luce delle nuove indicazioni approvate martedì 9 giugno dalla Conferenza delle Regioni, punto per punto ecco come potranno e dovranno essere organizzati i banchetti delle cerimonie, dunque anche quelli dei matrimoni:

1) Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso alla sede dell’evento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.

2) I tavoli devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli ospiti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.

3) Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (es. giardini, terrazze), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.

Uso delle mascherine

4) Gli ospiti dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni (quando non sono seduti al tavolo) e negli ambienti esterni (qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro). Il personale di servizio a contatto con gli ospiti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti.

Buffet

5) È possibile organizzare una modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per ospiti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie.

La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali; dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet.

Intrattenimento musicale

6) Per eventuali esibizioni musicali da parte di professionisti, si rimanda alle indicazioni contenute nella scheda specifica. In ogni caso devono essere evitate attività e occasioni di aggregazione che non consentano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro.

Per i gestori dei servizi

7) Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l’evento.

8) Mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni.

 9) Assicurare adeguata pulizia e disinfezione degli ambienti interni e delle eventuali attrezzature prima di ogni utilizzo.

Utilizzo dei guanti monouso 

Un’ultima annotazione, di carattere generale, è relativa all’utilizzo dei guanti monouso: “In considerazione del rischio aggiuntivo derivante da un loro errato impiego – si legge nel testo -, si ritiene di privilegiare la rigorosa e frequente igiene delle mani con acqua e sapone, soluzione idro-alcolica o altri prodotti igienizzanti, sia per clienti/visitatori/utenti, sia per i lavoratori (fatti salvi, per questi ultimi, tutti i casi di rischio specifico associato alla mansione)”.


Leggi anche:


Ogni Regione può decidere se consentire o no i festeggiamenti dei matrimoni

L’aggiornamento delle “Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative” può essere recepito in maniera integrale dalle singole Regioni oppure con eventuali modifiche, come nel caso della Campania che ritiene che la distanza di un metro vada calcolata dal tavolo.

Di certo, si tratta di misure validate dai Dipartimenti di Prevenzione di tutte le Regioni e Province autonome italiane. Ed è un provvedimento tecnicamente valido sin da subito, in virtù dell’articolo 14 (comma 1) del decreto legge n.33.

Campania, sì alle feste nuziali: ordinanza valida fino al 31 luglio

Con un’ordinanza del 5 giugno scorso, a firma del presidente della Regione De Luca, la Campania permette la ripresa delle attività del Wedding e delle cerimonie fino al prossimo 31 luglio. In attesa, dunque, di capire come evolve la diffusione di eventuali contagi.

Tra le misure da rispettare – riportate nell’allegato E dell’ordinanza n.55 -, il mantenimento di 1 metro di distanza tra le persone (schiena-schiena) e tra i singoli tavoli. Il buffet come l’aperitivo deve essere servito dal personale incaricato, quindi niente modalità “self-service”. 

Le aree all’aperto, da preferire laddove possibile, devono essere “strutturate e suddivise per le diverse fasi dello svolgimento del ricevimento”, si legge nell’allegato; vanno quindi dotate di percorsi che azzerino il rischio di contaminazioni crociate durante il servizio e per la somministrazione degli alimenti.

All’ingresso, agli ospiti deve essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura pari a 37,5 gradi (o più). E potranno togliere la mascherina solo quando seduti al tavolo o nelle aree all’aperto

Puglia, l’ordinanza ha un capitolo sui matrimoni

La Regione Puglia ha emesso la sua ordinanza che prevede un capitolo ad hoc sulle regole per lo svolgimento dei matrimoni nella parte che riguarda i festeggiamenti.

“Abbiamo lavorato con determinazione con il Presidente Emiliano, il professore Lopalco e i rappresentanti di settori importanti come Wedding, ricevimenti, eventi e discoteche – esordisce l’assessore all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone -. Il tavolo pugliese ha valutato quale fosse la situazione migliore, soprattutto in relazione alla curva epidemiologica attuale. La Puglia ha ritenuto di poter  aprire molto prima di metà luglio – aggiunge -. Dunque, si riparte in questi settori che sono di vitale importanza per l’economia pugliese”.

Quello dei matrimoni, “accanto al suo valore sociale – aggiunge Loredana Capone -, rappresenta un’ampia fetta dell’economia pugliese nella quale ruotano artigiani, commercianti, abbigliamento e moda, florovivaisti, designer, Wedding Planner e tutto l’ampio settore della ristorazione e dei servizi. Perciò la possibilità di apertura era molto attesa”.

Emilia Romagna: via libera ai balli, ma con alcune precauzioni

E’ arrivata l’ordinanza della Regione Emilia Romagna che recepisce le linee guida della Conferenza delle Regioni e, a partire dal 15 giugno, consente i festeggiamenti di cerimonie come il matrimonio.

Tra le disposizioni, anche una sui balli e sul servizio guardaroba:

  • L’attività del ballo in questa fase può essere consentita esclusivamente negli spazi esterni (es. giardini, terrazze, ecc.). Durante il ballo, la distanza interpersonale dovrà essere di almeno 2 metri.
  • Nel servizio guardaroba, qualora previsto, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.

Si riparte anche in Umbria

Anche la Regione Umbria ha recepito le linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni e, dunque, emesso nelle scorse ore un’ordinanza ad hoc che consente la ripresa dei festeggiamenti dei matrimoni a partire da lunedì 15 giugno.

Una scelta presa anche in virtù di due importanti considerazioni riportate nel testo dell’ordinanza n.33 del 12 giugno. E cioè che:

  1. l’Umbria, come altre regioni ha un indice di contagiosità estremamente basso, differenziandosi in tal senso da altre realtà territoriali;
  2. il sistema sanitario regionale è in grado di monitorare e trattare in maniera coerente l’evoluzione della situazione sanitaria grazie ad una importante attività di coordinamento ed indirizzo della Regione e dell’Università e ad una capillare presenza di strutture territoriali che garantiscono immediata capacità di risposta in caso di recrudescenza di casi di contagio.

Le linee guida nazionali sono state recepite integralmente, come riportato nell’allegato all’ordinanza della giunta regionale. 


>>LEGGI L’ARTICOLO “FASE 3, RIPRENDONO UFFICIALMENTE I MATRIMONI” PER CONOSCERE TUTTE LE DISPOSIZIONI SIA PER LE CELEBRAZIONI RELIGIOSE IN CHIESA CHE PER I RICEVIMENTI<<

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